mercoledì 11 luglio 2012

Blue Bossa - McCoy Tyner


Blue Bossa è un brano strumentale che meriterebbe un posto più rilevante nelle varie classifiche  dedicate agli standard Jazz, altrettanto si può dire del suo autore Kenny Dorham, considerato ancora oggi un gigante del Jazz dalla critica e dai colleghi, non raccolse il meritato successo a causa dell'illogica sottovalutazione delle case discografiche. Inciso per la prima volta nel 1963 dal sax tenore Joe Henderson, divenne presto uno standard e, artisti del calibro di J. J. Johnson e Chick Corea lo inserirono nel loro repertorio. Nel video qui proposto possiamo ascoltarne la versione incisa nel 1998 dal pianista McCoy Tyner, riproposta poi nel 2007 nella raccolta Afro Blue. I musicisti che eseguono il brano sono: McCoy Tyner (pianoforte) Gary Bartz (sassofoni) Claudio Roditi (tromba, flicorno) Steve Turre (trombone) Dave Valentin (flauto) Avery Sharpe (basso) Ignacio Berroa (batteria) Jonny Almendra (timbales) Giovanni Hidalgo (percussioni). Buon ascolto


                                                 

venerdì 6 luglio 2012

Pedoni e case deboli

 Avremo certamente compreso in Inizia la battaglia quanto sia importante la struttura pedonale al fine di pianificare le nostre operazioni future, sarà dunque utile continuare ad esaminare le varie situazioni che riguardano questo tema.Oggi prenderemo in esame un problema che nasce da qualche impercettibile errore in fase di apertura, un errore che può decidere le sorti del match e,  che faremo bene ad individuare attraverso le analisi delle nostre partite. Una casa è detta debole quando non può essere difesa da alcun pedone, per conseguenza il pedone che si troverà in detta casa è da considerarsi debole. Individuare il pedone debole come vedremo è molto semplice, procedere alla cattura invece richiede un piano preciso, un errore di calcolo potrebbe capovolgere la situazione e perfino causare un disastro. Nell'esempio al  diagramma 1. il Nero ha un pedone debole in d6, evitare la sua cattura è di estrema importanza per non capitolare; ma è possibile difenderlo? e il Bianco, rischia di vedere la situazione capovolta se non gioca con precisione? vediamo.


Diagramma 1.



La situazione è chiara, il pedone in d6 del Nero si può difendere soltanto con i pezzi, al contrario i pezzi del Bianco sembrano collocati nella maniera più opportuna per catturarlo facilmente. Osserviamo al diagramma 2. l'esatta sequenza di mosse che consentirà al Bianco la cattura del pedone.




                                   1. Cc4, Af8; 2.Td1, Cf6; 3.Aa3
Diagramma 2.


Dopo 3. Aa3 il pedone non può più sfuggire, inoltre la nuova posizione consiglia al Nero di prestare attenzione al pedone e5 che improvvisamente è diventato debole. Ma vi erano anche altri modi che potevano sembrare adatti alla cattura del pedone debole. Proviamo ad esaminarli tornando alla posizione di partenza, cioè al diagramma 1.

venerdì 29 giugno 2012

A Night in Tunisia - Dizzy Gillespie

Torno a proporre un brano di musica Jazz, ancora un classico tanto per cambiare. Si tratta del celeberrimo inno al bebop "A night in Tunisia" composto da Dizzy Gillespie nel 1942. Alcuni sostengono  che il brano  fu composto  in collaborazione con il pianista Frank Paparelli  ma nella sua autobiografia Dizzy dichiara di aver ceduto una parte del pezzo in cambio di alcune trascrizioni di sue improvvisazioni che poi furono incise. Questa dichiarazione è confermata da Art Blakey che era in compagnia di Dizzy Gillespie mentre improvvisava per la prima volta Night in Tunisia percuotendo un bidone della spazzatura. Nel video qui proposto il nome dei musicisti che lo accompagnano è scritto all'interno di un freccetta che li indica al momento della loro comparsa in scena. Purtroppo la risoluzione video scelta per questo blog non permette di vedere il nome completo dei musicisti, in ogni caso si può rimediare continuando a seguire questa brillante performance di Gillespie su YouTube.

martedì 26 giugno 2012

Inizia la battaglia

Dopo aver collocato i nostri pezzi in punti chiave atti a favorire il nostro piano d'azione, ed aver messo al sicuro il nostro Re, l'apertura può dirsi conclusa. Adesso, dopo le prime scaramucce iniziali è il momento di valutare tutte le alternative possibili. Dopo  un attento controllo alla posizione proveniente dall'apertura cercheremo di riconoscere i punti da minacciare, le case da occupare, quelle da proteggere, l'equilibrio o meno della posizione. Ora  inizia lo scontro tattico,  la vera e propria battaglia. In questa fase di gioco, la  reciproca struttura pedonale è di estrema importanza, quindi prima di decidere per una delle tante alternative che ci offre la posizione scaturita dall'apertura prestiamo la massima attenzione a questo importantissimo fattore. Bene, possiamo cominciare ad esaminare uno degli esempi che studieremo su questa importante fase della partita.




Diagramma 1.




Questa disposizione di pedoni nasce dalla variante di spinta della Difesa Francese, la sequenza di mosse è la seguente: 1. e4,e6; 2. d4, d5; 3. e5, c5; 4.c3,.... a questo punto la strategia di gioco dei due contendenti sembra chiara; il Bianco attaccherà sul lato di Re con l'obbiettivo di controllare la casa f5, il Nero dal canto suo cercherà di forzare il lato di Regina con lo scopo di conquistare il punto b4 . Alla ricerca del conseguimento dei propri obbiettivi, i due avversari si ritroveranno ad apertura conclusa, nella posizione che vediamo al diagramma 2.
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Diagramma 2.




La posizione sembra equilibrata, però se il Bianco porta la sua Donna in h3, crea una minaccia di matto. Immaginiamo di essere i conduttori del Bianco, sicuramente la mossa ci sembrerà allettante ma è certo  che il Nero giocherà g6 frustrando così la nostra minaccia di matto, qual'è allora il modo per capire se giocando Dh3 ci troveremo in una posizione vincente? è l'attento esame della disposizione dei pezzi e dei pedoni sulla scacchiera. Partendo da questo presupposto, ci accorgeremo che i nostri pezzi sono ben collocati, ad eccezione della Torre in b1 puntano tutti all'assalto del Re avversario; tutt'altro discorso per il Nero, egli non porta nessuna minaccia al nostro campo. Quindi dopo aver calcolato in profondità le mosse che potrebbero seguire Dh3 non ci resta che giocarla, è senza alcun dubbio una buona mossa.






                                  1. Dh3,g6; 2. Cg3, Db7; 3. f5, Tf-b8                                     
Diagramma 3.
                            


Se osserviamo al diagramma 3. la situazione in scacchiera dopo Dh3 e le conseguenti mosse, ci accorgiamo che la bilancia pende nettamente a favore del Bianco, ora dopo alcune mosse di preparazione si può davvero lanciare l'assalto finale. Cominciamo da una nuova minaccia di matto con Cg5.






                          4. Cg5, Axg5; 5. Axg5, Ca7; 6, fxg6, fxg6; 7.Dh6
Diagramma 4.




Il Nero ha sventato la minaccia di matto catturando il Cavallo in g5, ma, come vediamo al diagramma 4. il Bianco ha molte risorse e dopo poche mosse rinnova la minaccia con 7. Dh6, ora la Regina nera andrà in c8 con l'intenzione di portarsi in f8 per sventare il matto; ma il Bianco, forte del più lontano dei suoi pezzi attaccanti dopo 7....Dc6; annuncia matto in tre. Vediamo:






                           7....Dc8; 8.Axg6,hxg6; 9. Dxc6, Rh8; 10. Af6#
Matto




Il decisivo sacrificio d'Alfiere faceva parte del piano d'attacco, ma è l'attenta valutazione della struttura pedonale che ha permesso al Bianco di elaborare il piano che lo ha portato alla vittoria. Ricordiamo che i pedoni sono l'anima degli scacchi e la loro struttura ci sarà sempre guida per i nostri piani d'attacco o di difesa. Buon pomeriggio





mercoledì 20 giugno 2012

Legge del quadrato e opposizione, test di verifica

Dopo aver esaminato la legge del quadrato e un paio di schemi di opposizione, possiamo passare all'esame di verifica. Prima di farlo però voglio chiarire un punto, qualcosa che potrà sembrare ovvio ma che in ogni modo desidero precisare: ciò che fin qui ho esposto e che continuerò a proporre, non è altro che il metodo di studio che Garry Kasparov consiglia di adottare nel suo "Corso completo di Scacchi" che potete scaricare Qui., io sto solo estraendo le cose che mi sembrano più importanti per migliorare la conoscenza dei concetti di base di ognuno dei temi scacchistici illustrati. Non sto copiando, non è questo che voglio dire (gli schemi si, lo preciso ancora), voglio solo chiarire che per ognuno dei temi esposti in questo blog, è d'obbligo se vogliamo migliorare a scacchi,  affinare questa piccola infarinatura con l'approfondimento. Ok passiamo pure ai test di verifica.


Diagramma 1.

Se abbiamo ben compreso il concetto di legge del quadrato ci sarà chiaro che alla posizione in diagramma 1. il pedone di ognuno dei due contendenti sarà promosso, perché i Re sono fuori dal quadrato e non possono ostacolarli. Ovviamente a questo punto la partita dovrebbe essere patta, eppure uno dei due vince a causa della posizione dei Re. Continuiamo la partita cercando di capire se sarà il Bianco a vincere oppure il Nero. Muove il Bianco.


Diagramma 2.

Al diagramma 2. possiamo appurare quanto sia importante il movimento del Re in questo tipo di finali. Muove il Bianco che è in posizione vincente, ma attenzione, le mosse possibili sono tre , eseguendo quella sbagliata si va incontro ad una inevitabile sconfitta. Qual'è quella giusta?



Diagramma 3.

Il diagramma 3. anche se molto semplice ci serve per migliorare il nostro concetto di "tempi" sulla scacchiera, tema basilare per le nostre valutazioni di gioco. Il Nero deve muovere, ovviamente se va in d8 perde, ma se va in b8 perde l'opposizione; quindi non ha scampo, il Nero è perduto. Ma se per ipotesi toccasse al Bianco muovere quale sarebbe il risultato?



Diagramma 4.


La posizione che vediamo al diagramma 4. è un importante studio dell'eccellente giocatore e straordinario didatta Richard Reti, oserei dire che i suoi due libri "Le nuove idee negli scacchi e "I maestri della scacchiera"  (sempre validi anche se del secolo scorso) possono bastare a un principiante per diventare un giocatore di buon livello. Se osserviamo la posizione, troveremo difficile credere che il Bianco possa pattare. Il suo pedone sarà senz'altro catturato, mentre il pedone Nero è a una distanza del Re bianco che a quanto pare gli consentirà la promozione. Eppure la partita è patta. Muove il Bianco 


Soluzioni:

lunedì 18 giugno 2012

Memorial Tal, Carlsen fa il bis

Occasione sciupata per Fabiano, perde la sfida con Aronian giocando malamente e va allo sbaraglio nel finale con un disperato attacco al Re avversario senza badare al proprio in posizione esposta.Tutt'altra musica.per il N°1 del rating mondiale, che tramortisce McShane in un altrettanto drammatico finale e bissa il successo ottenuto al Memorial Tal nel 2011.

Carlsen, Caruana e Radjabov sul podio con i loro trofei

                                                                 
                                                           Classifica finale
7 Mikhail Tal Memorial di Mosca (RUS), 8-18 vi 2012cat. XXII (2776)
1234567890
1.Carlsen, MagnusgNOR2835*½1½½½½½1½5 ½2849
2.Caruana, FabianogITA2770½*½001½½1152820
3.Radjabov, TeimourgAZE27840½*½½½½½1152818
4.Morozevich, AlexandergRUS2769½1½*1½10004 ½2777
5.Aronian, LevongARM2825½1½0*½½10½4 ½2771
6.Kramnik, VladimirgRUS2801½0½½½*1½014 ½2773
7.Grischuk, AlexandergRUS2761½½½0½0*11½4 ½2778
8.Nakamura, HikarugStati Uniti d'America2775½½½10½0*½½42733
9.McShane, Luke JgENG27060001110½*½42741
10.Tomashevsky, EvgenygRUS2738½001½0½½½*3 ½2700